11 cose sull'inbound marketing che tutti i marketers dovrebbero sapere

Esc Team - 22 dicembre 2015

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In qualità di marketer, potreste essere diffidenti sull’Inbound Marketing.  C'è un sacco di rumore intorno a questo termine, ma siamo certi che questa metodologia continuerà a rivoluzionare ed influenzare tutti quanti, da chi si occupa del settore marketing agli sviluppatori web fino ai consumatori.

Basta fare un semplice esempio. In media i leads ottenuti con una metodologia inbound costano il 61% in meno rispetto ai contatti ottenuti con metodi di outbound marketing tradizionale quali cartelloni pubblicitari, direct mail o spot radiofonici. Perché dunque spendere di più?

L’Inbound Marketing non è un canale, una tattica o una tecnologia. Si tratta di una metodologia, composta da tanti aspetti: attrazione di brand, conversione, avvicinare e deliziare i visitatori, attrazione di lead e clienti attraverso una varietà di canali tra cui social media, email, blogging, ottimizzazione dei motori di ricerca e molto altro. Non ci credete? Tuffiamoci in alcuni esempi e statistiche che stanno dietro all’inbound marketing.

1)   L’Inbound Marketing non è Content Marketing

Il Content Marketing è parte integrante di ogni fase dell’Inbound Marketing. Ma è solo una parte dell’equazione che dà come risultato l’Inbound Marketing. È possibile utilizzare contenuti mirati per contribuire ad attirare visitatori, convertirli in prospect, avvicinarli alle vendite e deliziare i vostri clienti.

2)   L’Inbound Marketing è molto simile a un puzzle

Ci sono molti aspetti differenti della metodologia di inbound che generano risultati solo se utilizzati all’unisono. Al fine di attrarre, convertire, chiudere e deliziare è necessario implementare strategie di Content Marketing, e-mail marketing, SEO, social media marketing e blogging. Da sole queste strategie sembrano funzionare, ma non sarà possibile ottenere un quadro completo finché tutti i pezzi non saranno allineati insieme.

3)   Il ritorno sugli investimenti è molto maggiore

Avete mai provato a misurare l’esatto indice di redditività del capitale investito (ROI) di un cartellone pubblicitario? Nel 2013, il 41% dei marketer ha detto che potrebbero provare il ROI legato all’inbound marketing delle loro aziende. Una volta che si prende il tempo per spiegare i vostri sforzi e misurare i dati raccolti, troverete che l’inbound marketing cresce di volta in volta.

4)   Dovete spendere tempo e creatività nella creazione di contenuti

Per avere successo, dovete spendere tempo e risorse per la creazione di contenuti. I contenuti più comuni comprendono: post del blog, webinar, eBook, white paper, infografiche e molto altro ancora. Non importa quale forma scegliete per presentarli, ma il contenuto è responsabile di guidare ogni fase dell’inbound marketing.

5)   Targetizzare i compratori

Contando che in Italia il 55% delle persone è online è possibile che il vostro acquirente viva on-line. Tutti i contenuti che create e pubblicate dovrebbero essere mirati verso i vostri acquirenti, ottimizzati per la ricerca e abbastanza interessanti per attirare i lettori.

6)Avere un blog aumenta la visibilità e i leads

Non siamo stupidi, avere un blog è una risorsa significativa per generare lead e clienti per molte compagnie:

- 43% dei marketer dicono di aver generato almeno un cliente dal loro blog
- 57% dei marketer che si sono impegnati mensilmente nel fare blogging, può tracciare i clienti che tornano nuovamente a visitare il proprio blog
- 82% dei marketers sostengono che seguire il blog quotidianamente genera clienti dai loro blog

7)   La SEO non è morta, si è evoluta

L’87% delle persone oggi utilizza un motore di ricerca e il 78% lo utilizza per cercare prodotti e servizi. Pertanto aggiungere la SEO fra i vostri strumenti di inbound è essenziale.  I lead provenienti dalla SEO hanno un tasso vicino al 14,6% mentre quello proveniente dalla metodologia di outbound marketing è fermo al 1,7%.

8)   Le landing pages sono il metodo più efficiente per catturare informazioni sui lead

Creare landing pages uniche (ad esempio la creazione di una nuova pagina di destinazione con un URL diverso per ogni contenuto, che sia un eBook, un webinar, ecc) è una parte indispensabile dell’inbound marketing.
- 30+ landing pages = 7x più lead
- 40+ landing pages = 12x più lead

9)   Grazie all’inbound marketing potete saltare prove ed errori

Conducendo un test A/B potete trovare un maggiore ROI. Effettuando diversi test di questo genere sulle variazioni delle Call to Action nel blog, il risultato è un incremento del tasso dei click di oltre il 200%

10)  Email marketing non è spam

L’email marketing è molto lontano dall’essere morto; piuttosto è la miglior strategia per generare nuovi lead. Il 66% dei consumatori ha effettuato un acquisto online come un risultato di una email marketing.

11)  Mantenere un alto CRM (Tasso di conservazione del cliente)

Il costo di impresa per attirare un nuovo cliente è 6/7 volte maggiore rispetto a mantenere un cliente esistente. Questo è dove l’aspetto di “deliziare” il cliente della strategia dell’inbound marketing (l’ultima fase per intenderci) entra in gioco. Coinvolgete i vostri clienti continuamente con tutte le tattiche menzionate precedentemente. Un’esperienza positiva si traduce in una maggiore soddisfazione dei clienti con il risultato che rimangono con voi più a lungo e racconteranno anche ai loro amici quanto siete grandi.